mercoledì 1 agosto 2007

ALLA SCOPERTA DELLA FISICA IN MOTO - parte I



La storia del laboratorio Fisica in Moto inizia a Dicembre 2005, quando parlando davanti ad una birra con alcuni colleghi delle cose che ci stavano a cuore, dalla passione per i motori, all’educazione dei propri figli, abbiamo iniziato a discutere di cosa vuol dire educare. Infatti alcuni raccontavano che i propri figli studiando la fisica a scuola si annoiavano a morte, sentivano la cosa come necessaria, ma non affascinante, mentre la domenica pomeriggio erano pronti a saltare sul divano di casa ad ogni sorpasso di Capirossi in Moto GP ”. La discussione si è accesa: le due cose non possono essere divise! È proprio la passione, l’entusiasmo per ciò che si ha di fronte che ci spinge a conoscere e viceversa più si conosce una cosa più viene voglia di approfondirne la conoscenza.

Insomma, siamo tornati a casa con la consapevolezza che occorreva fare qualcosa.

Ma che cosa?

Poco tempo dopo ho l'opportunità di fare un breve tragitto in auto con Federico Minoli (allora Presidente e AD di Ducati Motor Holding, azienda per la quale chi vi scrive lavora).
Iniziamo a discutere su cosa vuol dire costruire qualcosa per il bene di tutti e gli racconto della mia esperienza in Università, della nascita del Club Mec (fondato da me con alcuni amici) per cercare di toccare con mano gli argomenti che venivano spegati in aula dai professori (parlavamo di motori, ma nessuno ci portava a vederli!), dei seminari organizzati e della nascita del laboratorio di smontaggio motori del Club.



Mentre racconto queste cose, ad un tratto Minoli mi guarda e mi dice: "Ma sai che io ho un'idea del genere? I miei bambini a scuola si annoiano a morte perchè non riescono a cogliere il nesso tra quello che studiano e le cose che gli interessano. Quando li porto in giro in azienda invece si esaltano per ogni minima cosa. Però anche l'azienda, normalmente è un mondo chiuso, autoreferenziale. Questi due mondi, che sono strettamente legati, che sono fattore portante dell'educazione di ognuno, non si parlano. Tutti i miei amici che hanno dei figli mi confermano che anche per loro così. A questo proposito, io ed Elena Ugolini (Preside del Liceo Malpighi) abbiamo avuto un'idea: costruire un ponte tra la scuola e la fabbrica, che insegni le materie scolastiche, per Ducati ad esempio potrebbe essere la fisica, in maniera esperienziale e coinvolgente. Una specie di laboratorio dove i ragazzi possano utilizzare dei macchinari interattivi grazie ai quali intuire il significato concreto di quelle noiose leggi fisiche imparate a memoria sui banchi di scuola. Insomma: cosa c’entra Capirossi con F= m x a".


"Alcuni tuoi colleghi e professori del Liceo Malpighi sono già al lavoro su questo, ma tu devi assolutamente fare parte di questo gruppo: se vuoi contattali e vai a vedere cosa stanno facendo".
(fine prima parte)

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